Il perché delle cose: il Creating Shared Value (CSV)
Per spiegare la Creating Shared Value (CSV) partiamo dall’impresa. La parola «impresa» è uno dei tanti termini poliedrici che attivano contemporaneamente serie di concetti e idee, tra di loro collegate e interdipendenti. Fare impresa, oggi, è esercitare l’attività di imprendere – prendere su di sé – con le energie, l’impegno e gli investimenti dell’impresa, declinata in senso umano, secondo una prospettiva epica. Le evoluzioni del nostro tempo, oggi più che mai, fanno una call-to-action a imprenditori/imprenditrici che contempli nel fare impresa la responsabilità, intesa come «capacità di dare risposte» concrete ed efficaci in termini ambiente, economia e società.
L’impresa, quindi, mantiene il suo ruolo produttivo di economia e profitti, direzionata però da valori e prospettive che non possono non considerare l’ambiente e la società.
Da dove partire, dunque, per progettare, creare e mantenere imprese responsabili? Un buon inizio è decisamente partire dal “perché”. E perché partire dai perché? Perché questo “perché” diventa una forza gravitazionale che collega l’azienda alla società, ai bisogni umani, nella dimensione individuale e collettiva. Come spiegato da Porter e Kramer nel loro articolo “Creating Shared Value” (2011), il concetto di valore condiviso si basa su una strategia aziendale che genera simultaneamente benessere economico e sociale. La Corporate Social Responsibility (CSR) risponde a questa domanda cercando di fare il bene, un bene molto vicino all’ottimo paretiano, riducendo al minimo, gli impatti negativi. Ma il Creating Shared Value (CSV) va oltre: non si limita a ridurre gli effetti negativi, ma cerca dare risposte concrete alle necessità, alle eventuali criticità e ai cambiamenti, generando un circolo virtuoso dove il benessere della società e la crescita aziendale si intrecciano. Come indicato dalla Shared Value Initiative, il CSV non è solo un concetto teorico, ma una pratica che riconfigura prodotti, processi e partnership per affrontare le opportunità, le sfide e i cambiamenti sociali.
Per Infinityhub, il “perché” sta nella creazione di connessioni sostenibili, collegando persone, energie e futuro con modelli che creano valore non solo per gli azionisti, ma per l’intero ecosistema. Questo si realizza nei progetti che integrano innovazione tecnologica, finanza etica e sostenibilità socio-ambientale.
CSR e CSV: due percorsi, due visioni
La Corporate Social Responsibility si focalizza sulla riduzione degli impatti negativi che un’azienda potrebbe generare. È un approccio che punta a rispondere alle aspettative sociali, spesso attraverso iniziative filantropiche o programmi per migliorare il benessere della comunità. Secondo McKinsey & Company (2022), questo tipo di strategia è abbastanza efficace per mitigare i rischi reputazionali, ma non sempre si integra con il core business dell’azienda.
Dall’altra parte, il Creating Shared Value sposta l’attenzione su come l’attività principale dell’azienda possa creare valore condiviso. Non si tratta di fare il bene a margine, ma di riconfigurare prodotti, processi e partnership per affrontare le sfide sociali e, allo stesso tempo, generare crescita economica. Un esempio emblematico è Ferrero, che ha implementato una strategia di responsabilità sociale d’impresa denominata ‘Condividere Valori per Creare Valore’, focalizzandosi su pratiche agricole sostenibili, promozione di stili di vita attivi e sostegno alle comunità locali; o Danone, che ha investito in progetti di nutrizione nei Paesi emergenti (Danone, 2022).
Infinityhub: innovazione e valore condiviso
Il modello di Infinityhub si distingue per la sua capacità di integrare sostenibilità, innovazione e impatto sociale, ma soprattutto per il suo approccio unico alla condivisione del capitale. Attraverso l’equity crowdfunding, Infinityhub coinvolge direttamente cittadini, aziende e comunità nei suoi progetti, trasformandoli in co-investitori e co-creatori del cambiamento.
Questa filosofia di partecipazione va oltre il mero meccanismo finanziario: condividere il capitale significa anche condividere responsabilità, opportunità e risultati. Ogni socio diventa parte di un percorso condiviso verso la sostenibilità, rafforzando il legame tra gli obiettivi economici e i valori sociali e ambientali.
Alcuni progetti esemplari includono:
- YWeDo Milano, realizzato con We.Do Holding, che ridefinisce la residenzialità sostenibile. Questo progetto ha come obiettivo la riqualificazione energetica di un complesso di edifici, coinvolgendo attivamente i cittadini come soci e sostenitori del cambiamento;
- YCON@, il progetto di riqualificazione energetica delle storiche Officine Olivetti a Ivrea, invece, ha visto il coinvolgimento di numerosi investitori locali, offrendo loro agevolazioni dedicate.
Questi progetti rappresentano il cuore pulsante del modello Infinityhub: creare valore condiviso non significa soltanto perseguire obiettivi finanziari, ma anche generare benefici tangibili per le comunità e per l’ambiente. Il risultato è un approccio olistico alla sostenibilità, in cui il progresso economico va di pari passo con il benessere collettivo.
Un circolo virtuoso di connessioni
Il lavoro di Infinityhub dimostra che creare valore condiviso è un’energia poderosa pari a l’amor che move il sole e l’altre stelle. La riqualificazione energetica degli edifici, l’innovazione tecnologica e l’inclusione sociale sono parte di un unico ecosistema, in cui ogni componente sostiene e rinforza l’altro. Questo approccio olistico si riflette anche nella scelta consapevole di utilizzare finanza etica e strumenti fintech come l’equity crowdfunding.
Perché scegliere il Creating Shared Value (CSV)?
La differenza tra CSR e CSV non è solo tecnica, ma profondamente culturale. Se la CSR risponde al passato, cercando di riparare i danni, il CSV guarda al futuro, trasformando le sfide in opportunità. Come indicato da PwC (2020), il valore condiviso è la chiave per il futuro delle imprese sostenibili.
Infinityhub è la prova vivente di questa visione. Non si tratta solo di ridurre i consumi energetici o di installare pannelli solari, ma di creare un mondo in cui ogni azione generi un impatto positivo, per oggi e per domani. E in questo cammino, il “perché” diventa il motore di tutto: un faro che illumina la strada verso un futuro condiviso, equo e intelligente, che sa ben leggere ed agire nel presente, per costruire il domani.
Fonti:
- Porter, M. E., & Kramer, M. R. (2011). Creating Shared Value. Harvard Business Review.
- McKinsey & Company. (2022). What is corporate social responsibility? McKinsey & Company
- Ferrero. Condividere valore per creare valore. Ferrero Sustainability Report. Ferrero.
- Danone. (2022). One Planet. One Health: Creating Shared Value through Health and Sustainability. Danone CSR Report
- PwC. (2020). Creating Shared Value: The Future of CSR. PwC