Wind Energy Efficiency, abbreviato W(Y)E, società di scopo creata dall’acceleratore roveretano di progetti green Infinit(Y)Hub, ha appena concluso la sua prima campagna di raccolta finanziamenti per l’eolico. Lanciata a fine novembre insieme al socio MF Group di Pesaro, società d’ingegneria nel settore delle energie rinnovabili, dopo due mesi la campagna ha raggiunto il proprio goal: raccogliere una somma di 40.000 euro di capitale (equity) da destinare all’acquisizione di un primo piccolo parco eolico situato in provincia di Potenza, a Cancellara, a 991 metri sul livello del mare. L’impianto, installato nel 2017, ha una potenza di 60 kWp, è connesso alla rete e viene incentivato dal conto energia.
Per Infinit(Y)Hub si tratta della quarta campagna nel cleantech di equity crowdfunding portata a compimento, che rappresenta oltretutto la prima esperienza in assoluto in Italia di raccolta di capitali per l’eolico attraverso un simile strumento.
Il raggiungimento dell’obiettivo è stato possibile grazie al contributo di 38 investitori, tra i quali figura anche l’Agenzia per lo sviluppo sostenibile del sistema trentino Trentino Sviluppo, in qualità di investitore professionale. Dei restanti investitori, parecchi provengono dal mondo bancario e contabile, ma figurano anche insegnanti, professionisti in ambito commerciale, legale, informatico, ingegneristico, imprenditori e geometri, oltre a persone nell’età della pensione. Un gruppo di soci dunque piuttosto variegato, che può rappresentare anche uno spaccato significativo relativo alle persone che oggi in Italia scelgono di investire nelle rinnovabili: non solo quindi realtà del settore, ma anche singoli risparmiatori, professionisti e cittadini, che credono nella necessità e nelle potenzialità dell’energia pulita e considerano l’equity crowdfunding un valido veicolo per favorirne la diffusione. Anche questo è certamente un segno del riscontro positivo ottenuto da Wind Energy Efficiency, la cui avventura però è solo agli inizi.
Si è trattato infatti di un primo banco di prova basato sull’acquisizione di un parco di dimensioni ridotte, volto però a creare una community di investitori e professionisti, per la validazione di un modello da estendere successivamente allo sviluppo di impianti maggiori:
«La campagna avviata e così conclusa relativamente alla tecnologia che più rappresenta le energie rinnovabili quale l’eolica, vuole essere un modello apri pista win win dove vinciamo tutti, non solo i grandi investitori, anche per lo sviluppo delle altre tecnologie green», ha affermato l’amministratore delegato di Wind Energy Efficiency e Infinit(Y)Hub, Massimiliano Braghin, sottolineando la immediata prospettiva di continuità dell’iniziativa. In cantiere infatti vi sono numerosi altri progetti similari di proporzioni via via maggiori, al momento rivolti alla gestione di impianti eolici, alcuni già esistenti e di altri in corso di autorizzazione. L’idea è quella di innescare un processo virtuoso, ormai convalidato, per giungere a una diffusione democratica e capillare delle tecnologie rinnovabili, e di conseguenza alla creazione di posti di lavoro e valore aggiunto, a dimostrazione di come la transizione verso un’economia sostenibile rappresenti anche un’enorme opportunità a livello occupazionale. Un piano di certo ambizioso, da perseguire con fiducia e determinazione: «Non bisogna mai mollare, costi quel che costi afferma Braghin, Se un progetto si è dimostrato buono ed utile e di testimonianza a tutti occorre dedicarvisi anima e corpo, senza mai demordere, e poi aiutati che il Ciel ti aiuta sempre».
Soddisfazione è giunta anche da parte del responsabile tecnico del progetto Mauro Borselli, vicepresidente di W(Y)E, rispetto a questa prima esperienza di crowfunding per l’eolico: «Per le persone che hanno aderito alla campagna è stato un primo ingresso nel mondo degli investimenti sostenibili. Questa tipologia di investimento può essere infatti anche un modo per avvicinare ulteriormente le persone al mondo delle rinnovabili, per certi versi ancora un po’ antipatico, e abituarle sempre più alla loro crescente diffusione in futuro. Partecipare direttamente al finanziamento di queste tecnologie fa si che le persone finiscano col sentirle più familiari. Inoltre, il loro coinvolgimento nella proprietà di una porzione del parco eolico o fotovoltaico che sia potrebbe contribuire a favorire in parte di volta in volta anche il turismo di quella zona, poiché qualcuno degli investitori potrebbe avere il desiderio di fare una visita alla struttura, da unire magari a una vacanza in quei luoghi.»
Un riscontro positivo è arrivato anche da parte del comune di Cancellara e dei suoi abitanti, che si sono mostrati molto aperti ed hanno accolto favorevolmente l’avvio di una simile iniziativa per la gestione del parco eolico. Ciò a conferma del fatto che un simile modello di compartecipazione collettiva a progetti per l’implementazione delle tecnologie pulite possa incontrare meno ostacoli nell’iter della sua realizzazione rispetto ad altre modalità, poiché punta a coinvolgere direttamente le singole persone, anche a livello locale, che possono così sentirsi parte attiva e motivata di un cambiamento verso un futuro più pulito, a vantaggio di tutti. È solo l’inizio di un lungo, bellissimo viaggio.
ST
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