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Come la pandemia CV19 cambierà il mondo? I dieci punti di Nicola Chiaranda… fatti non foste a viver come bruti…

Ciò che stiamo vivendo è un vero e proprio cigno nero, ovvero una metafora che descrive un evento imprevedibile, che ha effetti rilevanti per una parte importante dell’umanità.

La teoria è stata sviluppata da Nassim Nicholas Taleb, filosofo, saggista, matematico ed esperto di matematica finanziaria, libanese, naturalizzato statunitense.

Tale teoria evidenzia:

  1. L’importanza sproporzionata di determinati eventi di grande impatto, difficili da prevedere e molto rari, che esulano da ciò che normalmente ci si attende in campo storico, scientifico, finanziario e tecnologico.
  2. L’impossibilità di calcolare con metodi scientifici la probabilità di tali eventi rari e carichi di conseguenze (a causa della natura stessa delle probabilità molto piccole).
  3. Le distorsioni psicologiche che impediscono alle persone (sia come individui sia come collettività), di cogliere l’incertezza e il ruolo enorme degli eventi rari nella società.

La “teoria del cigno nero” si riferisce a eventi inaspettati di grande portata e grandi conseguenze, e al loro ruolo dominante nella storia. Tali eventi, considerati violentemente divergenti rispetto alla norma, giocano collettivamente un ruolo molto più importante della massa degli eventi ordinari.

Le conseguenze del CV19 saranno certamente enormi a livello sociale, economico e non solo.

Credo che sarebbe proficuo accompagnare le settimane di lock-down che ci aspettano con una adeguata meditazione – pur senza la pretesa di interpretare compiutamente concetto dantesco “… per seguir virtute e canoscenza” – considerando la ricerca e il conseguimento delle virtù e della conoscenza, cioè del sapere trascendente, la vera ragione dell’esistenza umana. A piccoli passi!

Secondo Massimo Cacciari, filosofo, politico, accademico e opinionista italiano, ex sindaco di Venezia,“Questa crisi irrompe nel mezzo di un processo già in atto da tempo e ne accelera straordinariamente i tempi. Aumenta la velocità con cui il sistema tecnico-scientifico si muove verso il centro della scena del mondo, liquidando la funzione preminente della politica e riducendo la spazio dell’autonomia del politico. La tecnica e la politica diventano un tutt’uno. Non si può dare l’una senza l’altra. Basta guardare come stanno gestendo la crisi tutti i Paesi del mondo. I capi di stato e gli scienziati: gli uni accanto agli altri”.

In questi giorni non tutti sono in vacanza, non tutti sono già in difficolta psicologiche, economiche, ma una significativa parte di noi sta studiando, simulando, e sta avanzando ipotesi che altro non sono che proiezioni delle tendenze accelerate dal CV19, magari anche incrociando le correlazioni sociali, climatiche, ambientali, economiche, politiche, geografiche…

Ci si dovrà riciclare? O si dovranno accelerare dei processi di adattamento/apprendimento?

Per alcuni, forse i soggetti già dotati di una visione con trend adeguati ed a mio avviso socialmente etici, vi saranno delle opportunità. Certo è che ognuno di noi dovrà muoversi… ed anche con la velocità della luce!

Il coach di basket di mio figlio Giacomo insegna che si corre più veloce senza la palla, che si può ricevere e fare canestro nel momento più opportuno, ecco sta a noi scegliere di essere quel giocatore, sul pezzo, che senza palla vede già lo schema e con grinta sta già scattando verso il canestro, pronto per ricevere la palla nel momento più opportuno, e non aspetterà altro, se Dio vuole, di metterla dentro con tutta la sua forza, grazia e gloria!

Tra i vari contributi di questi giorni circa i cambiamenti prossimi futuri determinati dal CV19, voglio condividere quello dell’amico Nicola Chiaranda, professore di economia e finanza all’Universtià Ca’ Foscari di Venezia.

Chiaranda elenca in modo sintetico i diversi trend di cambiamento, lasciando spazio alla nostra fantasia.

Eccoli!

  1. Distanziamento sociale.

Meno acquisti pubblici, partecipazione a mostre pubbliche: aumento delle consegne a domicilio e servizi di streaming in tempo reale delle mostre. L’interazione virtuale aumenta notevolmente, grandi schermi multifunzione in ogni casa. Necessità di un’infrastruttura di supporto adeguata. Aumento dell’uso di droni, legislazione ad hoc, sviluppo di società di gestione dei droni.

  1. Smart working.

Le persone sono autorizzate a lavorare più spesso da casa, l’orario di lavoro diventa più flessibile, l’industria della videoconferenza prospera, nuove patologie legate alla riduzione dell’attività fisica.

Sviluppo di attività collaterali virtuali: danza, yoga, apprendimento a distanza.

  1. Massicci interventi statali nell’economia.

Il potere politico e dei politici aumenta significativamente, il dibattito sulla libertà dei cittadini non cambierà la tendenza. Maggiore presenza dello stato nella tecnologia e nelle infrastrutture.

  1. Paura di nuove Pandemie.

Frequenti controlli sanitari obbligatori necessari per viaggiare, visitare altri paesi, kit di auto-test. Aumento di maschere e kit di sopravvivenza.

  1. Controllo dei comportamenti dei cittadini.

Tutti gli stati utilizzano i dati per localizzare i cittadini e studiare i loro comportamenti. Dotarsi di smartphone con condivisione della mia posizione “on” diventerà obbligatorio

  1. Resta di più a casa/condividi piccoli spazi.

Gli appartamenti avranno stanze molto più piccole in cui le persone possono isolarsi (lavorare, studiare, dormire), unitamente a una grande sala comune. I micro-appartamenti si svilupperanno ulteriormente. Aumento dei divorzi, diminuzione dei matrimoni.

  1. Riduzione dei consumi materiali.

Necessità di nuovi modelli di business sostenibili, prospererà l’economia virtuale guidata dall’esperienza, si svilupperanno stili di vita più sostenibili, economia circolare, fine dell’obsolescenza programmata. La tecnologia salverà il mondo. Gli Stati finanzieranno di più la tecnologia.

  1. Difficoltà a vivere in grandi città inquinate e sovraffollate.

Le persone avranno bisogno di più spazio, vorranno vivere in ambienti più sani e si sposteranno fuori dalle grandi città, aiutate da smartwork, consegna a domicilio, dispositivi di connessione virtuale. Alimenti prodotti localmente, si svilupperà l’agricoltura verticale.

  1. I sistemi sanitari non sono in grado di gestire l’emergenza CV19.

Spese aggiuntive in strutture sanitarie, forte aumento delle misure preventive coercitive. Aumento del premio dell’assicurazione sanitaria

  1. Uso ridotto dei trasporti pubblici.

I trasporti pubblici saranno disincentivati ​​con aumento del costo e riduzione della frequenza. Molte più persone indosseranno maschere protettive quando viaggiano. La tecnologia di riconoscimento dell’iride sarà ovunque.

Grazie Nicola, ho letto tantissime opportunità, non so voi…

Un altro punto vista sintetico è quello di Enrico Giovannini, ex Chief Statistician dell’#Ocse, nonché ex ministro del Lavoro, cofondatore dell’Alleanza italiana per lo #SviluppoSostenibile (#ASviS): “si deve riorientare il sistema economico nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale e una maggiore equità sociale…”

Prendendo la palla al balzo, evidenzio che sarebbe questa anche l’occasione perfetta x rivitalizzare le nostre tipicità locali, alimentari, artistiche, che sono sostenibili x definizione. Forse saremo costretti a farlo, a meno che vogliamo affidarci interamente alla grande distribuzione, magari con capitali non italiani.

Sogno la ri-nascita dei Micro-Borghi del nostro Belpaese, con aumento esponenziale deimicromercati (da raggiungere in bici) per valorizzazione prodotti locali biodinamici a km zero  ?????????? considerando che ci vorrà un po’ prima di poter fare spostamenti più significativi.

Dice Mario Draghi, economista, accademico, banchiere e dirigente pubblico italiano, Presidente della Banca centrale europea, fino al 2019 (nel 2018, secondo la rivista Forbes, è considerato il 18° uomo più potente del mondo) nel suo squillo di tromba: “Non è sufficiente rinviare il pagamento delle tasse: bisogna immettere subito liquidità nel sistema, e le banche devono fare la loro parte, prestando denaro a costo zero alle imprese per aiutarle a salvare i posti di lavoro. I costi dell’esitazione sarebbero irreversibili”

Sono perfettamente d’accordo, soprattutto sulla velocità.

A fine 2019, nel bel mezzo della sesta campagna di equity crowdfunding x www.infinityhub.it, mi capitò di essere intervistato da Avvenire https://www.avvenire.it/economia/pagine/posti-di-lavoro-con-la-riqualificazione-energetica

In estrema sintesi il mio pensiero. Abbiamo una prateria green davanti a noi, nel vero senso della parola: il mercato del green italiano cuba 150MLD€ (Politecnico di Milano / Ca’ Foscari Alumni ), con rientri garantiti dai risparmi energetici, e dalla produzione da rinnovabili, e la creazione di 4M di posti di lavoro. Acceleriamo questo trend ? lavorando in smart working, come stiamo già fecando, su progetti a tappeto.

Costituiamo società veicolo locali (SPV) dedicate, con l’80% di debito bancario garantito Medio Credito Centrale, come da normativa attuale sulle #startupinnovative, e il 20% di #equitycrowdfunding usando all’#unisonotuttiiportali, entreranno: investor, cittadini, imprese, progettisti, studenti, #tuttiperunounopertutti. Non è altro che il #Paradigmawinwininfinityhub già testato 8 volte in 3 anni, si tratta di farlo qualche migliaio di volte in parallelo…

Serve un’onda serve il #rimbalzogreenitaly #aiutaticheilcieltiaiuta

Ora credo stia a noi, pensare di agire senza attendere che tanti decidano sopra le nostre teste…

In conclusione, un richiamo alla canoscenza:

“Ciò che fa una Rivoluzione, è la novità, la totale novità dell’istante che è venuto rispetto all’istante che lo aveva imprudentemente preceduto. È questa totale Novità, che fa la Rivoluzione, non la contrarietà. Passare attraverso la crisi di una Rivoluzione è essere, mentalmente, sentimentalmente, essenzialmente trasferito in un mondo nuovo. Un metodo Rivoluzionario è essenzialmente Positivo: afferma; dichiara; mostra; è fecondo; è tutto una ripresa di Forze; tutto pieno della sua Forza; e poggia la sua Forza su se stesso.” (Charles Pegu(y))

Massimiliano Braghin

Ceo

INFINIT(Y)HUB S.p.a

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