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Massimiliano Braghin e la Transizione Ecologica, cos’è cambiato dal 2017 ad oggi

Il 30 novembre 2021 il presidente e CEO di InfinityHub S.p.A. Benefit Massimiliano Braghin, interverrà all’evento in diretta online organizzato da ISTUD Business School con il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica dal titolo “La Transizione Ecologica, non sarà una passeggiata rilassante? – Imprese e cittadini in prima linea per dare una mano”, guarda caso esattamente la nostra definizione di “Energy Social Company”.

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Il 12 dicembre 2017 avevamo assistito all’anteprima nazionale della presentazione del volume “Future Energy, Future Green”, edito dalla Fondazione Istud, Mondadori, poi pubblicato nel gennaio del 2018. In quell’occasione si era parlato di come l’energia verde, che sia però anche clean e sostenibile, è una leva di crescita importantissima.

A distanza di 4 anni possiamo affermare che siamo ancor di più in una fase in cui l’Unione europea si è mossa con leggi, norme e direttive sulla sostenibilità che ci invitano, in linea con quanto detto dal direttore generale fondazione Istud Marella Caramazza nel 2017, a considerare un nuovo driver di cambiamento e di innovazione che certamente può generare molta ricchezza e posti di lavoro nelle nostre imprese, oltre che a sviluppare le competenze perché i manager, cioè chi decide le politiche industriali e di investimento all’interno delle aziende, possano cogliere queste grandissime opportunità.

Con le nostre 12 campagne di successo “made in InfinityHub, abbiamo certamente perseguito i valori di cui sopra creando 260 nuovi occupati, una media di 27 per ogni milione di euro investito nella green economy, come previsto dal Kyoto Club di Roma nel 2015, oltre ad aver condiviso il beneficio delle nostre società partecipate, holding compresa, aprendo il capitale sociale a oltre 1.030 nuovi soci. Questi hanno creduto e investito nei nostri progetti, rendendo possibile la loro realizzazione, e quindi acquisendo il diritto di accedere a tutti i vantaggi da essi derivanti, anche quelli economici, per una “infinita” redistribuzione del reddito.

In tutto questo serve, tra le imprese, “collaborazione”, che diventa un fattore chiave: un’impresa da sola non credo possa cogliere tutte le opportunità. InfinityHub ha per natura uno sguardo alla open innovation, condividendo valori con tutti, in un’ottica di lavoro win-win, creando sinergie e gioco di squadra con artigiani, imprese, investitori, fondi, istituzioni, banche e pubbliche amministrazioni. Una vera e propria community di “social energy enthusiast” che hanno anche portato capitale di rischio nell’universo dei progetti di InfinityHub per €4,2 milioni, convertiti in oltre €10 milioni di euro di investimenti in corso, dalla produzione di energie rinnovabili alla riqualificazione di palazzetti dello sport, centri commerciali, fondazioni, università e grandi immobili ospedalieri e RSA.

Come prima “Energy Social Company” in assoluto, diamo valore aggiunto alla riqualificazione energetica, curvando la dimensione spazio-tempo e creando “progetti tridimensionali che tendono all’infinito”. Le tre dimensioni sono ben rappresentate dal green, dal fintech e dal socialing. Ogni società partecipata infatti, incorpora questi tre valori agendo sulla riduzione delle emissioni grazie all’utilizzo necessario di energie pulite, offrendo la copertura totale della finanza suddivisa in capitale di rischio e debito raccolti rispettivamente con l’equity crowdfunding e grazie ai rapporti instaurati con i principali istituti di credito nazionali, e infine esplodendo un fenomeno social di “CON-D(Y)-VISIONE” che ha prodotto oltre 500 articoli su di noi, redatti da testate giornalistiche regionali e nazionali.

Possiamo affermare dunque di aver istituito una nuova figura professionale, quella dell’energy social manager, tornando alle parole di Marella Caramazza, che sviluppa competenze hard e soft che toccano sia argomenti di carattere tecnico che di comunicazione. I nuovi manager, da noi formati, sono infatti giovani, sensibili, e soprattutto valorosi, nel senso di figure con provate capacità, nell’ambito professionale. La spinta positiva che i giovani offrono, è ineguagliabile da chi ragiona con i canoni classici del “9:5 job”. Ne è testimonianza l’integrazione, da inizio settembre, di 8 neolaureati in discipline economiche, d’ingegneria e di comunicazione, che stanno portando valore aggiunto alla già innovativa struttura di InfinityHub, senza scavalcare i buoni valori trasmessi da Massimiliano Braghin, sempre più Virgilio del viaggio (attenzione però che è stato battezzato!!!).

 

G.M.

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