Massimiliano Braghin, founder e Presidente di Infinityhub S.p.A. Benefit, racconta agli studenti e alle studentesse di Ca’ Foscari l’evoluzione di Infinityhub e un nuovo modo di fare impresa sostenibile che intreccia cultura, visione e innovazione. Innovazione che contempla anche il crowdfunding, strumento concreto per accelerare la transizione ecologica e coinvolgere le persone nel cambiamento.
Lo scorso 13 febbraio 2025, presso la sede distaccata di Treviso dell’Università Ca’ Foscari, si è svolto un incontro ispirazionale che ha visto protagonista Massimiliano Braghin, Presidente di Infinityhub, affiancato da Nicola Chiaranda, professore di Private Equity presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Con passione e determinazione, Massimiliano Braghin ha condiviso il suo personale percorso di studi e quello professionale, raccontando le origini e l’evoluzione della sua innovativa realtà imprenditoriale.
“Quando ho fondato Infinityhub” – sottolinea Massimiliano Braghin – “con venti azionisti imprese e persone, non volevo semplicemente creare un’azienda, ma dare vita a un nuovo paradigma che evolvesse la relazione e la sinergia fra il green, la finanza, la tecnologia e i valori umani, per un esercizio di relazioni fra persone ed imprese che accelerasse il futuro sostenibile quale alla fin fine siamo tutti, ma proprio tutti, destinati. Mi sono sempre chiesto: come possiamo rendere accessibile a tutti la transizione energetica? Come possiamo condividere progetti Green con le persone , permettendo loro di diventare protagonisti del cambiamento? E nel capitale? Ecco perché abbiamo puntato sul crowdfunding: per creare una rete di persone che, insieme, costruiscono un futuro più sostenibile.”
La visione strategica di un imprenditore innovativo
Massimiliano Braghin è in aula, non più come studente, ma per raccontare il suo percorso professionale, esempio di innovazione, etica ed imprenditorialità.
Il suo viaggio professionale inizia con una formazione da geometra, dichiarandosi amante dell’architettura e del disegno, per poi laurearsi in Economia Aziendale presso l’Università Ca’ Foscari nel 1999, giusto per formarsi come manager nella gestione d’impresa. Da lì, intraprende la carriera di controller di gestione, acquisendo un’approfondita conoscenza delle dinamiche dal punto di vista tecnico-gestionale, sviluppando anche sistemi di controllo, e finanziario.
Spesso le imprese, dove lavorava come temporary manager, lo portavano a relazionarsi con gli amministratori e i manager, ma soprattutto direttamente con gli imprenditori, cosa che consiglia a tutti i neolaureati. Questo percorso gli ha permesso di caratterizzare i valori etici (che oggi abbracciano naturalmente i criteri ESG), le dinamiche e le competenze strategiche che lo hanno portato, infine, alla creazione di Infinityhub, un’azienda che incarna la sua visione di sostenibilità e partecipazione proattiva in tutti i soci e i collaboratori.
“Ho sempre nutrito l’interesse simultaneo per discipline diverse, apparentemente lontane, che – oggi – costituiscono la ricchezza, l’originalità e l’animo creativo del Modello Y. Ho iniziato in settori come l’edilizia, i servizi pubblici, la sanità privata, l’industria alimentare, l’automotive, poi mi sono immerso nella finanza green, ma ho sempre avuto il bisogno di unire tutto questo con una visione più ampia, che stratificasse le esperienze precedenti in un unicum, salendo sulle spalle dei giganti, imprenditori prima e uomini e donne di scienza e letteratura, poi. L’innovazione non nasce solo da formule matematiche o da tecnologie avanzate, ma dall’intuizione, mettendo in relazione mondi diversi. Infinityhub è il risultato di questa convinzione: un ponte tra economia, sostenibilità e partecipazione attiva delle persone.”
Massimiliano Braghin ha sempre creduto nella sinergia tra discipline diverse, più cresceva l’evoluzione imprenditoriale in Infinityhub e più aumentava la sete di conoscenza, per comprendere (prendere su di sé) le regole che governano le cose dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Tutto ciò negli ultimi dieci anni studiando fisica, fisica quantistica e letteratura, soprattutto Dante e la sua Divina Commedia e, via via, le scienze sociali per ampliare naturalmente e con crescente curiosità la sua visione del mondo e oltre, verso l’infinito. Questo approccio interdisciplinare ha dato vita all’evoluzione di Infinityhub, un’azienda che coniuga tecnologia, finanza e sostenibilità.
L’emozione di una missione condivisa
Infinityhub non è solo una società, ma una comunità di innovatori, investitori e cittadini che credono in un futuro sostenibile. Attraverso il crowdfunding, oltre 2.200 investitori hanno già contribuito al successo dell’azienda, dimostrando che la transizione ecologica può essere inclusiva e accessibile a tutti.
I progetti di riqualificazione energetica che contemplino la sostenibilità integrale ricorda Massimiliano Braghin: “Non sono solo installazione di pannelli solari, lampade a led, caldaie o efficienza energetica. Sono progetti in cui si crea valore condiviso, per costruire insieme oggetti e relazioni, per accelerare l’evoluzione socioeconomica e doverosamente anche quella personale. Quando parliamo di sostenibilità, dobbiamo pensare non solo ai numeri e ai bilanci, ma anche al valore umano. Ogni progetto che realizziamo porta con sé un significato più grande: migliorare la qualità della vita, ridurre l’impatto ambientale e creare un sistema economico più equo e partecipativo, dove si parte in pochi illuminati e si arriva tutti.”
Infinityhub opera con un approccio olistico alla sostenibilità, non limitandosi agli aspetti tecnici, ma ponendo grande attenzione ai valori umani e sociali. Ogni progetto è una storia di collaborazione, innovazione e impronta positiva sul territorio.
Un futuro in trasformazione: il contesto demografico e la necessità di innovazione
Massimiliano Braghin ha voluto sottolineare come i cambiamenti demografici in atto in Italia rappresentino un’importante sfida per il futuro del Paese. Nel corso del suo intervento, ha evidenziato come il calo della popolazione lascerà un segno significativo dal punto di vista economico e sociale, rendendo sempre più necessario un approccio innovativo e sostenibile.
“Nel 2100 l’Italia avrà circa 40 milioni di abitanti, rispetto ai 65 milioni attuali. Questo non è un dato ipotetico, ma una previsione basata su trend statistici consolidati. Questa trasformazione avrà un impatto profondo sull’economia, sul lavoro e sulla gestione delle risorse. In un contesto di popolazione ridotta, concentrata nelle poche città alfa, le dinamiche di crescita economica dovranno cambiare e l’innovazione in Hub innovativi sarà il fulcro su cui costruire il futuro.”
Questa prospettiva mette in evidenza la necessità di ripensare i modelli economici e produttivi, puntando su soluzioni sostenibili che possano rispondere ai bisogni di un paese in trasformazione. Infinityhub, attraverso il suo approccio, basato sulla partecipazione diffusa e sull’uso intelligente delle risorse, si propone come un modello capace di stimolare ed anche di accelerare il cambiamento.
Il modello di business innovativo di Infinityhub
La strategia di Infinityhub si basa su otto fasi operative che trasformano la riqualificazione energetica in un’opportunità economica e ambientale. Il punto di forza è la creazione di NewCo per ogni progetto, in cui i proprietari degli edifici possono diventare soci fino al 25%, trasformando così i “clienti” in veri e propri partner.
L’equity crowdfunding ha avuto un ruolo chiave nella crescita dell’azienda, rendendo gli investimenti nelle energie rinnovabili accessibili anche ai piccoli risparmiatori.
“Oggi il mondo sta cambiando velocemente, e ormai è necessario offrire a tutti la possibilità di partecipare attivamente all’evoluzione attraverso l’utilizzo di energia sostenibile da fonti rinnovabili, anche se in cambio non c’è apparentemente un valore economico così elevato, dal punto di vista sociale c’è un alto valore per l’essere umano: il progetto più grande di Infinityhub, quello della Fabbrica Olivetti di Ivrea, è partito grazie un contatto creato da un nuovo azionista di Infinityhub, che avendo investito poche migliaia di euro, ha dichiarato d’averlo fatto perché vede nella società gli stessi valori originari della grande azienda Olivetti. Noi vogliamo democratizzare l’accesso al green, permettendo a chiunque di investire, di contribuire e di raccogliere i frutti di un’economia più pulita. Molto meglio condividere progetti green che portino parimenti all’autonomia energetica che mettere in mezzo a noi semplici contratti di fornitura di energia, che creano lobby di potere”, riporta in chiusura di lezione Massimiliano Braghin.
In sette anni, con oltre 30 milioni di euro di progetti realizzati e in corso, una galassia di 20 imprese collegate, Infinityhub rappresenta un modello imprenditoriale decisamente fuori dal coro, fortemente identitario, capace di coniugare il verbo ‘innovazione’ in tutte le sue forme: dalla tecnologia green alla sostenibilità ambientale e sociale, fino all’inclusione nel capitale.
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Un futuro da costruire insieme
L’intervento di Massimiliano Braghin a Ca’ Foscari è stato un invito a guardare oltre il presente, a immaginare un futuro in cui l’imprenditoria possa essere un motore di evoluzione personale, culturale tutto positivo, tutto tendente all’unione di intenti. Infinityhub dimostra che unire valori, passione e competenze può portare alla creazione di un modello di business capace di generare un impatto reale.
La conoscenza è potere, ma la condivisione della conoscenza è rivoluzione. Noi vogliamo essere parte di questa rivoluzione. Vogliamo essere un modo diverso di fare impresa, un modo che mette al centro l’evoluzione del benessere collettivo, lo stimolo per la coscienza delle persone, grazie all’innovazione e alla partecipazione attiva. Perché alla fine un’impresa non è veramente ESG se non lo sono i suoi collaboratori e soci… proprio per questo la strada è lunga, ma con Infinityhub puoi gustare un viaggio in compagnia, verso estesi orizzonti di infinita bellezza, dove la salita ha lasciato spazio a una dolce discesa verso la radura.
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